THE VANGUARD – Matthew Hope
La fine delle risorse petrolifere e il sovrappopolamento coincidono con la fine del genere umano grazie alle mani della “Corporazione” un’entità che crea una droga/virus per tenere in vita solo i più forti esemplari della razza umana.
Peccato che la strategia non funzioni e il virus/droga tramuta gli esseri umani in una sorta di zombie-scimmia. In questo ambiente post-apocalittico si muove una sorta di guerriero, un uomo barbuto che sfida gli zombie e tenta di porre davanti a se il principale istinto dell’essere umano: la sopravvivenza.
Mal riuscita operazione che si accoda al filone lanciato da 28 GIORNI DOPO, con la sola differenza che gli zombie hanno un andamento scimmiesco e non fanno paura nemmeno ad un bambino (a tal proposito godersi la scena in cui il cacciatore cattura uno zombi per poi pisciargli in bocca, quelle che dovrebbero essere le venature sul volto della creatura sono probabilmente disegnate con un pennarello nero).
La noia sopraggiunge dopo appena mezz’ora, gli eventi si susseguono stancamente, privi di qualsiasi mordente o stacco gore che ne possa giustificare la visione. La voice-off risulta ridicola e fuori contesto, tentando di segnare un alone di drammaticità e serietà che risultano totalmente fuori luogo. Aggiungiamo un doppiaggio ridicolo e la frittata è fatta. Da evitare accuratamente.
VOTO: 3/10
Regia: Matthew Hope
Cast: Karen Admiraal, Jack Bailey, Ray Bullock Jr