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ANDREAS SCHAAP – Intervista

Written by Giulio De Gaetano

Andreas Schaap è un giovanissimo regista tedesco sconosciuto in Italia, approdato nei nostri lidi grazie alla black-horror-comedy MUST LOVE DEATH. Questa pellicola, visionata durante il Ravenna Nightmare Film Festival 2009, si è dimostrata un interessante divertissement condito con una buona dose di emoglobina. Il regista, nella seguente intervista realizzata con la partecipazione di Valentina Colli, ci racconta di se e della situazione dell’underground tedesco.

Quali sono le difficoltà in cui ti sei imbattuto nella ricerca di una produzione nell’underground del tuo paese natale?
In realtà non è stato affatto difficile. E principalmente perchè MLD è un progetto “scolastico”. Anna Wendt, che ha studiato alla scuola di cinema di Babelsberg, l’ha prodotto con una compagnia che ha appena fondato. Abbiamo anche avuto delle sovvenzioni statali e abbiamo trovato un distributore tedesco di dvd che ci ha aiutato a finanziare il film.

MUST LOVE DEATH contiene diversi spunti ironici, sistemati ad hoc per smorzare la tensione, tenere viva l’attenzione e arricchire il lavoro. Dove hai preso l’ispirazione?
L’idea principale di tutto il film era di mescolare due generi – a prima vista – opposti: commedia romantica e torture porno. Inoltre ho cercato di prendere entrambi questi filoni il più seriamente possible, senza deridere nessuno dei due. Da un lato il filone commedia doveva essere banale, sdolcinato, divertente e ovviamente in qualche modo romantico, mentre dall’altro lato gli elementi splatter dovevano essere dark, sanguinolenti e il più violenti possible. Penso che sia questo contrasto tra i due opposti a far apparire alcune scene del film ironiche. A parte questo, ho lavorato con molti clichés e citazioni che i fan del genere probabilmente riconosceranno e apprezzeranno nella visione del film.

Ti piacciono gli horror demenziali come L’ALBA DEI MORTI DEMENTI o BLACK SHEEP?
Certo, adoro quei film. Sono cresciuto con film come “Splatters – Gli Schizzacervelli” e “La Casa” e spesso preferisco gli horror grotteschi o film splatter a quelli che mostrano violenza esplicita in modo più serio.

Il tuo film contiene anche una vena in qualche modo “romantica”, anche se infettata dall’horror: hai avuto quest’idea in fase di sceneggiatura o era già presente nei tuoi piani originali?
Inizialmente volevo solo fare un film horror da distribuire direttamente in DVD, sul genere torture, sulla storia di un ragazzo che cerca di uccidersi incontrando alcune persone di un forum internet sul suicidio. Ma queste persone non sono affatto suicide. Sono solo in cerca di una vittima volontaria che possano uccidere per divertimento. La prima bozza che ho scritto in effetti era abbastanza seria e violenta. Molte persone che l’hanno letta l’hanno trovata troppo cruda e anch’io ho pensato che gli mancasse un senso di leggerezza. A parte questo volevo che il personaggio principale avesse un motive ragionevole per il suo desiderio di morire. Volevo che il pubblico sentisse empatia per lui e soffrisse davvero con lui. E in qualche modo quest’aspetto l’ho trovato inserendo degli aspetti da commedia romantica. E quando ho iniziato ad analizzare questo genere mi è sembrato che fosse perfetto combinato con la storia di tortura. Di colpo il protagonista aveva un obiettivo per cui lottare e un motivo per la sua volontà di morire – che in entrambi in casi è l’amore. Inoltre la storia in sè è puramente brutale ed è stata arricchita da ciò che tu hai definito “vena romantica”.

Cosa pensi degli snuff-movies? Pensi che davvero circolino in qualche ambiente?
Se penso che realmente esistano? Sarei sorpreso se così non fosse, anche se di certo non ne ho mai visto uno. Ma soprattutto al giorno d’oggi penso che ci sia mercato per innumerevoli tipi di perversione. E se ci sono persone che pagherebbero per questo genere di cose, allora c’è qualcuno che li produce.

Come hai gestito i tempi di lavoro: avevi un budget molto limitato che ti ha costretto a girare solo durante i week-end o sei riuscito a pianificare a dovere le diverse fasi?
Naturalmente avevamo un budget moltro ristretto ma sarebbe stato impossibile non pianificare tutto a dovere. Abbiamo girato per sei settimane di fila e abbiamo lavorato sul finale per quasi sei mesi. Tuttavia, tutti hanno lavorato gratis, perchè abbiamo dovuto mettere ogni cent del budget nella realizzazione del film.

Succede sempre qualcosa di buffo sul set, puoi raccontarci un episodio divertente accaduto prima/durante/dopo le riprese?
Uno degli episodi più divertenti è questo: stavamo girando una scena in un ascensore che non potevamo bloccare mettendolo fuori servizio. Dato che dovevamo illuminarlo dall’interno, stavamo montando un riflettore al soffitto della cabina, con il cavo srotolato attraverso le porte dell’ascensore al piano su cui stavamo girando. Di conseguenza, l’ascensore non doveva muoversi, altrimenti avrebbe strappato il cavo, che sarebbe esploso. Così abbiamo piazzato alcune persone davanti alle porte di ogni piano in modo da essere sicuri che nessuno chiamasse l’ascensore mentre stavamo girando. L’attore principale stava recitando nella cabina dell’ascensore ed era terrorizzato che si muovesse e che il cavo divelto gli desse la scossa. L’ho calmato dicendogli che tutto era a prova di bomba. Ma appena abbiamo iniziato a girare l’ascensore ha iniziato a scendere. Una delle persone appostate dev’essersi mosso dalla postazione così qualcuno aveva chiamato l’ascensore. Tutti sono entrati nel panico, specialmente quando il cavo si è effettivamente spezzato lanciando in giro scintille. Così sono corso giù per le scale a controllare se l’attore stava bene. Era ancora nella cabina, pallido come un lenzuolo ma, per fortuna, tutto intero.

Dicci qualcosa sull’underground tedesco.
Penso che non ci sia molto da dire, perchè non è un settore molto ampio. La maggior parte delle produzioni indipendenti sono prodotti artistici di nicchia e a non molte persone interessa il cinema di genere. Ad ogni modo, negli ultimi anni ci sono stati diversi film horror distribuiti direttamente in DVD, spesso prodotti in inglese. Ma questi film in genere non hanno molto successo e solo pochi registi sono in qualche modo conosciuti per quello che han fatto, come Jörg Buttgereit o Andreas Schnaas, anche se Buttgereit non ha girato nulla per diverso tempo (in effetti ha una piccola parte in Must Love Death e spara all’antagonista nel finale).

E per quanto riguarda la scena horror?
Idem come sopra

Dalla tua nazione riesci ad avere una visuale, per quanto ristretta, del movimento underground a livello europeo/mondiale?
Certo. Specialmente perchè in Germania i film underground di genere stranieri sono molto più famosi delle produzioni tedesche. Soprattutto film spagnoli o francesi (anche inglesi e americani ovviamente) sono molto diffusi qui. Mi è piaciuto lo sviluppo che hanno avuto gli horror negli ultimi anni, specialmente riguardo allo stile e l’estetica. Dall’altro lato penso che ne abbiamo avuto abbastanza di sangue, torture e violenze negli ultimo decenni. Ho davvero l’impressione di aver visto qualsiasi tipo di tormento possible e spero che il genere torni ad uno stile più grottesco.

Domanda d’obbligo: quail sono I migliori horror che hai visto nel 2009?
Ho visto “The human centipede” a Ravenna e mi è piaciuto molto. Oltre a questo mi è piaciuto molto “Thirst” e altri film coreani. Ho trovato brillante anche “Love Exposure” dal Giappone. Nonostante non mi sia piaciuto un granchè, penso che anche “Paranormal Activity” sia un must del 2009. E anche se non è un film horror, devo citare “Bastardi senza Gloria” che non è solo il mio film preferito del 2009 ma da diversi anni a questa parte. L’ho visto un sacco di volte e lo adoro davvero.

Come ti stai muovendo per promuovere MUST LOVE DEATH? Hai trovato una distribuzione
Sì, abbiamo trovato una distribuzione a livello mondiale in Canada che lo porterà quest’anno allo European Film Market di Berlino, spero che funzioni bene. Oltre a questo abbiamo un distributore Tedesco di DVD che ci ha già aiutato nel finanziamento della pellicola e porterà in DVD “Must Love Death” quest’anno.

Al momento ti stai ancora concentrando su quest’ultimo lavoro o hai già qualche altro progetto in mente? Se ne hai, pui svelarci qualcosa in anteprima?
Sto lavorando su diversi progetti al momento, sperando che trovino un finanziamento nei prossimi due anni. Non si tratta solo di film horror, ma anche commedie (noir) che non vedo l’ora di portare a termine. Una di queste tratta di due ragazzi che trovato la loro via per la felicità nel fare sacrifici, perché credono in una sorta di equilibrio universale, in cui buono e cattivo, fortuna e sfortuna alla fine si equilibrano sempre. Ma se vuoi aumentare la tua felicità devi anche aumentare i sacrifici. Così i ragazzi in qualche modo diventano dipendenti da questo loro gioco.

Posted in Cinema and Interviste by Giulio De Gaetano on marzo 18th, 2011 at %H:%M.

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