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SENTENCED: “Buried alive”

Written by Giulio De Gaetano
RANK: 4/10

Giunti all’apice della carriera con il riuscito The Cold White Light, i finlandesi hanno deciso di sciogliersi siglando il testamento con The Funeral Album disco altalenante, vittima di idee alle volte prive di mordente e, specialmente, penalizzato da una prestazione vocale eccessivamente rauca.

Ai tempi pensavo si trattasse di una scelta voluta, come a voler ricalcare i territori esplorati con Amok senza però godere di atmosfere musicali adatte, ma all’ascolto di questo live sono sempre più convinto si sia trattata di una scelta dovuta. La voce di Laihiala risulta roca e provata sin dal primo brano cantato “May Today Become The Day”, distruggendo letteralmente un brano dopo l’altro, lasciandomi stremato di fronte a tale opera. Rischia di vacillare anche l’amore verso un gruppo che ho seguito con ammirazione negli anni, adorando quel “Frozen” che reputo il disco più rappresentativo della band finlandese nonché uno dei dischi metal più sentiti e riusciti di tutti i tempi. Vi assicuro che ascoltare “The Rain Comes Falling Down” storpiata, con un assolo moscio ed incolore, quasi suonata per forza non può che deprimere; le chitarre di Tenkula e Lopakka sembrano ovattate e prive di spessore, inoltre mixate ad un volume eccessivamente basso.

Solo nelle song tratte dall’ultimo disco, grazie al supporto di un pubblico comunque in estasi e che canta le parti più alte da solo, la band riesce a dare un senso a quanto suonato, “Everfrost” e “Despair-Ridden hearts” suonano bene probabilmente proprio perché adeguate alle vocals ai limiti del growl. Certo che quando si arriva al chorus di “Sun Won’t Shine” è difficile resistere dall’afferrare il cd dal lettore e scaraventarlo contro la parete, per fortuna la seguente “Dead moon rising”, estratta da Crimson, risolleva leggermente le sorti ed evita nefasti conseguenze. Nel secondo disco sale sul palco come ospite Taneli Jarva (per chi non lo sapesse storico singer della band) che canta brani leggendari come “The war Ain’t Over” o la grandiosa “Nepenthe”, calcando eccessivamente il growling ma accompagnato da una band stavolta a proprio agio, precisa e potente (nonostante il mixaggio delle chitarre). Con “Noose” sale nuovamente sul palco Laihiala ed il discorso torno ad essere quello di prima anche se il gruppo si è decisamente riscaldato ed offre una prestazione migliore; il tutto scorre passivamente sino a “No one There”. Anche in questo caso urge una premessa: questo è una delle canzoni che ho ascoltato di più in assoluto perché, personalmente, ricalca una malinconia (sia nei testi che nei suoni) ed al contempo una potenza veramente struggenti e rari da trasmettere così a fondo. Bene, in questo live perde totalmente lo smalto, la cupezza ed il feeling profusi nella registrazione in studio andando ad annientare una delle colonne sonore della mia vita. E’ inutile proseguire con l’analisi degli altri brani, lascio all’immaginazione di chi legge la riuscita del ritornello di “Cross my heart and hope to die”, aggiungo solo che la valutazione numerica finale tiene conto del fatto che si sta parlando di un live album, ovvio che non si giudicano la qualità delle songs come sono state composte e registrate (in questo caso si sfiorerebbe il massimo voto).

Da elogiare la band solo per l’evidente scelta di ritoccare poco o per nulla, perciò sono presenti alcuni errori, ma preferisco questa decisione a quella proposta da altre blasonate band che ritoccano il novanta per cento dell’operato in studio. Spero solo di dimenticare in fretta questo disco ricordando ben altre prove donateci dalla tanto amata band finlandese, ormai giunta veramente alla “End of the road”, ed è più saggio voltare pagina prima di cancellare con un ruvido colpo di spugna quanto egregiamente scritto nei loro quindici anni di vita.

Tracklist

01. Intro
02. Where Waters Fall Frozen
03. May Today Become The Day
04. Neverlasting
05. Bleed
06. The Rain Comes Falling Down
07. Everfrost
08. Sun Won’t Shine
09. Dead Moon Rising
10. Despair-Ridden Hearts
11. Broken
13. The Suicider / Excuse Me While I Kill Myself
14. The War Ain’t Over
15. Nepenthe
16. Northern Lights
17. The Way I Wanna Go
18. Dance On The Graves
19. Noose
20. Aika Multaa Muistot (Everything Is Nothing)
21. Farewell
22. No One There
23. Drown Together
24. Cross My Heart And Hope To Die
25. Brief Is The Light
26. Vengeance Is Mine
27. End Of The Road

RANK: 4/10

Posted in Album and Heavy Metal and Musica by Giulio De Gaetano on giugno 15th, 2012 at %H:%M.

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