RAVENNA NIGHTMARE FILM FESTIVAL 2009 – Report

E’ scivolato via zitto zitto un altro anno e già ci ritroviamo a parlare della settima edizione del Ravenna Nightmare Film Festival, uno degli appuntamenti cinematografici horror più importanti presentati sul suolo italiano. Nuovamente parte del team si è dato appuntamento in quel di Ravenna, immergendosi in un clima particolare, permeato da quell’alone artistico che è impossibile non respirare, assorbire e metabolizzare sfoltendo per un paio di giorni le siepi che circondano il loculo in cui viviamo quotidianamente. Tramite le parole di Giulio De Gaetano, Elisa Clava, Mariangela Celiberti, Valentina Colli e Paolo Corridore potrete astrarre dalle varie recensioni le opinioni riguardo i film visionati, conoscere gli autori che presenziavano leggendo le interviste, osservare spaccati del festival tramite le fotografie, ma anche ridere con la brillante ironia di Valerio Evangelisti palpabile nei video proposti. Buona lettura.

Venerdì 30
Fidarsi di GoogleMaps è bene, affidarsi anche all’istinto è meglio. Questo per dire che un girovagare per le strade di Ravenna e dintorni ha portato me ed Elisa a perderci quasi interamente il primo film della giornata: COFFIN ROCK. Siamo arrivati giusto in tempo per ammirarne le desolate lande australiane macchiate dalla follia umana, in un territorio dove il vento soffia perennemente sopra la superficie del mare.  Rimandata ad altra sede la visione del film di Rupert Glasson (prodotto dagli stessi figuri celati dietro Wolf Creek).

Giusto il tempo di (tentare di)  scacciare il sonno accumulato la sera precedente e si è già immersi nelle atmosfere claustrofobiche di THE DESCENT 2, niente più che un divertissement che fa decisamente rimpiangere le “discese” (è il caso di dirlo) nei meandri dell’umana psiche del primo episodio.

L’arrivo di Mari rinfoltisce le schiere della redazione, giusto in tempo per (riempire lo stomaco e) godersi la prima vera e propria sorpresa del festival: WHITE LIGHTNIN’. Film britannico che mostra l’interesse di quest’anno, da parte degli organizzatori del festival, verso pellicole sperimentali ed in bilico tra generi diversi. Personalmente ho trovato vincente questa scommessa, ma come è comprensibile dipende tutto dai gusti e dalla sensibilità personale.

Dopo l’inaspettato film di Dominic Murphy tocca ad un film Serbo continuare a stupire con una ventata di freschezza e coraggio di osare: LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG di Mladen Djordjević. Tra sesso, morte, erotismo, sofferenza e rimpianti la pellicola scorre via come un fulmine, impossibile restare indifferenti.

La chiusura della settimana lavorativa più i viaggi lasciano cadere il sipario su questa penultima giornata di proiezioni, giusto il tempo di subire un pò di “sana” televisione come anestetico e scivolare nel sonno.

Sabato 31
La mattinata di libertà ci porta a vagare in quel di Ravenna, recuperare le ultime due pecorelle smarrite (Valentina e Paolo) e virare verso il multisala per l’incontro con Joseph Tito, regista che avrebbe presentato da li a poco il suo primo lavoro horror: DEATH OF THE VIRGIN. Cordiale e simpatico, il regista di Toronto ci racconta del suo film, delle aspettative ma anche della situazione cinematografica horror dal suo punto di vista.

Giusto il tempo di chiudere una intervista e si è pronti a cominciarne un’altra dato che l’ignaro attore protagonista di LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG, Mihajlo Jovanovic, sta serenamente bevendo una tazza di caffè prima di essere intercettato e placcato per la seconda discussione della giornata, ancora una volta ben più vasta (in argomenti e nel tempo) di quanto aspettato: l’Italia vista dalla Serbia, il cinema e la cultura del suo paese, i rumors nati intorno al film e molto altro, in un clima molto ironico dove alle volte l’intervistatore è diventato intervistato.

Durante l’intervista, in sala scorrono le immagini di MUST LOVE DEATH, ironico e dissacrante film diretto dal giovanissimo Andreas Schaap, ed è proprio alla fine di questo che i vostri dovrebbero ricongiungersi, ma una affluenza massiccia di spettatori lascia dentro la sala solo me, Elisa e Mari, pronti ad assaporare le folli gesta del mad-doctor immortalato in THE HUMAN CENTIPEDE, film che in breve tempo sarebbe stato nominato vincitore del Ravenna Nightmare Film Fest.

In sala Tom e Ilona Six, rispettivamente regista e produttrice del film, vengono egregiamente presentati da Valerio Evangelisti, vero e proprio mattatore del festival, capace di improvvisare prima delle proiezioni di alcune pellicole, donandoci siparietti comici, di cui sotto vi proponiamo un assaggio:

Terminato l’asettico film di Tom Six, e riempito lo stomaco, ci si immerge in un’altra di quelle che etichetto come “sorprese” del festival: DELIVER US FROM EVIL. Atmosfere cupe, splendida fotografia che brucia i colori come gli animi delle figure che errano sullo schermo, viandanti destinati a veder spazzate via le proprie convinzioni, come un albero secolare strappato dalla brulla terra.

Ancora con l’amaro in bocca (sensazione per una volta da leggere “positivamente”), eccoci arrivare alla premiazione finale che vede Silvana Zancolò e Andrew Parkinson (assente per febbre Fabio Zanello) assegnare i seguenti premi:
- Menzione Speciale
LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG, del regista serbo Mladen Djordjevič, per la sua energia, creatività e bizzaria.
- Anello D’oro al Miglior Film Lungometraggio
THE HUMAN CENTIPEDE, del regista olandese Tom Six, per la per la sua forte visione di un mondo deviato e la meravigliosa figura di scienziato pazzo.

Sotto trovate il video della premiazione:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=OwNb8iGXXu0&w=425&h=344]

Giusto il tempo di uscire e rientrare in sala ed eccoci di fronte DEATH OF THE VIRGIN. Richiami alle pellicole thriller/horror degli anni settanta, il film vede la presenza in sala del regista, Joseph Tito, che assisterà alla presentazione ancora una volta improvvisata da Valerio Evangelisti, contrariato dalla assenza di una delle protagoniste, Maria Grazia Cucinotta, apparentemente colpita dalla febbre:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=N2qTuoK0Svg&w=425&h=344]

Terminato il film di Tito, spetta a BARBE BLEUE di Catherine Breillat chiudere la rassegna cinematografica, ma per la redazione il sipario viene calato in anticipo visto che dopo due giorni di proiezioni continue è giunto il momento di tirare le somme (su tutto tranne che sui film!), meglio se di fronte ad una bottiglia di (pessimo) vino, azione emulata anche dai vari registi presenti al festival (Joseph Tito, Tom Six, Andreas Schaap, desaparecido Mihajlo Jovanovic). Anche per quest’anno è andata.

Ringrazio per l’invito e l’estrema disponibilità: Franco Calandrini, Erika Baldini, Alberto Bucci, rispettivamente Direttore del festival, Responsabile ufficio stampa e Organizzatore della rassegna. Ringrazio anche la redazione (Mariangela, Elisa, Valentina e Paolo) per avermi supportato e sopportato durante queste giornate.

Sotto trovate un elenco di tutti i film presentati al concorso:

ALIEN TRESPASS di R.W. Goodwin
MACABRE dei Mo Brothers
STOIC di Uwe Boll
DARK HOUSE di Darin Scott
THE DESCENT: PART 2 di Jon Harris
COFFIN ROCK di Rupert Glasson
WHITE LIGHTNIN’ di Dominic Murphy
LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG di Mladen Djordjević
MUST LOVE DEATH di Andreas Schaap
THE HUMAN CENTIPEDE di Tom Six
DELIVER US FROM EVIL di Ole Bornedal
DEATH OF THE VIRGIN di Joseph Tito
BARBE BLEUE di Catherine Breillat