JOHNNY KEVORKIAN – Intervista

Johnny Kevorkian è il co-fondatore, insieme a Neil Murphy, della Lost Tribe Productions entità che ha permesso al regista di filmare il suo THE DISAPPEARED, film presentato al Ravenna Nightmare Film Festival 2008 ma ancora non approdato in Italia. Violenza giovanile, pedofilia e perdita dei propri cari sono le tematiche (più che mai attuali) trattate nel film. Lasciamo la parola al regista per saperne di più.

Nel film “The disappeared” critichi la religione cattolica, quello che vediamo è ciò che pensi davvero della chiesa?
Il film non critica la religione cattolica in realtà. Matthew inizia a farsi domande sulla fede dopo la scomparsa di suo fratello, ma poteva professare qualsiasi religione. Non necessariamente quella cattolica.

La difficile situazione economica mondiale sta spingendo sempre più persone a spostarsi verso le periferie, come viene mostrato anche nel tuo film. Cosa pensi di questo fenomeno?
E’ vero, sfortunatamente molte persone si stanno trasferendo verso zone meno ricche della società in modo da riuscire a garantirsi un tetto sulla testa. Infatti nel film Amy racconta che una volta viveva in un quartiere molto bello ma che poi, a causa di un periodo economicamente negativo, suo padre fu costretto a trasferirsi in un complesso di case popolari.

Ci puoi raccontare qualcosa sulla tua esperienza al Ravenna Nightmare Film festival 2008?
Sono stato in Italia diverse volte ma quella è stata la prima a Ravenna. Mi sono piaciuti molto sia la città che il festival per come è stato realizzato. Penso che gli organizzatori siano stati bravissimi. Ho anche avuto una storia con una bella ragazza italiana!

Quali registi italiani (e non) hanno influenzato le tue opere?
Sergio Leone è uno dei miei preferiti: C’era una volta in America e C’era una volta il West sono due dei migliori film mai realizzati. Polanski è un altro dei miei registi preferiti. Hitchcock e Kubrick erano grandiosi. Dei contemporanei Michael Mann e David Fincher. Hanno tutti avuto grande influenza su di me.

Nel tuo film affronti un argomento molto delicato: il bullismo. Ti sei ispirato a tue esperienze personali?
Sì, il bullismo è un argomento delicato e sfortunatamente uno dei problemi dell’umanità che non è ancora stato risolto. L’ho vissuto sulla mia pelle da bambino, perché vivevo in un paese straniero e quindi ero considerato un “forestiero”.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Stai lavorando ad un nuovo film?
Sì, sto lavorando a un nuovo film intitolato Sleep Thief un thriller psicologico con immagini ossessionanti. Parla di un uomo che non riesce più a dormire e che quindi inizia gradualmente ad uccidersi. Dopo questo lungometraggio lavorerò ad una fiction fantascientifica.

Come mai hai deciso di realizzare un film horror?
Non ho scelto io l’horror, è stato lui a scegliere me!

Quali sono I film horror che tu consideri capolavori del genere?
Amo molto film come Shining, Repulsion, Gli uccelli, Suspense e le storie di vampiri.