APART – Ryan Montoya
La natura umana sin dal principio ha presentato una infallibile legge … quella del più forte. Oggi cosa fa più paura? L’umana incomprensione o il mostro oltre al recinto?
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La natura umana sin dal principio ha presentato una infallibile legge … quella del più forte. Oggi cosa fa più paura? L’umana incomprensione o il mostro oltre al recinto?
Nel grigiore metropolitano di una città deserta e asettica, un uomo si fa largo a passi nervosi e repentini in un susseguirsi di vie chiaramente famigliari, lungo le quali impera un silenzio assordante.
Un bacio. Una stretta di mano. Un semplice abbraccio. Sappiamo tutti che basta poco per essere infettati da un virus. Ma questa volta non è un virus qualunque. È il morbo di Gerber, una nuova patologia che ha tutta l’aria di non essere la solita influenza. Una troupe televisiva decide di girare un documentario per cercare di capire meglio di cosa si tratti.
Un foro in una grata, unico spiraglio da cui poter trarre respiro e tentare di osservare il mondo esterno. È questo il destino a cui Devon ha ridotto una donna … Susan, la sua ex moglie.
Esperimenti bizzarri vengono portati avanti in una sorta di nuovo lager, con scopi bislacchi e metodi originalmente folli. Si cerca di far rivivere soldati nazisti o curare uomini dalla loro omosessualità, il tutto utilizzando corpi femminili come meri oggetti.
Una vacanza in barca tra amici viene improvvisamente scossa da un violento nubifragio che costringe la coppia ospite, formata da Paul e Barbara, a cercare aiuto e riparo nel paese più prossimo, approdando così presso Inboca, località sulla costa Spagnola, apparentemente priva di particolare interesse, se non un terribile segreto celato nella storia di ogni suo abitante.
Tre giovani rampolli della media borghesia romana viaggiano in auto, in compagnia di due giovani turiste venute dall’est: destinazione un rave, organizzato nel mezzo di un bosco. Tutto sembra procedere per il verso giusto, il viaggio dà modo ai giovani di rompere il ghiaccio e il tempo svela un feeling tra i due dei giovani protagonisti.
Lungometraggio indipendente prodotto da OpenCinema e Apocalypsis, Bloodline è l’ulteriore riprova del fatto che il “nostro” cinema di Genere [Horror, in questo caso], non si è estinto ma, nonostante sia pervicacemente combattuto negli ambienti mainstream, continua a rimanere uno dei più nutrienti foraggi per giovani registi indipendenti, nel bene e nel male.
Cena di Natale in famiglia. Una coppia dai modi affettati e leziosi segue i canonici rituali del caso. La figlia diventa testimone disgustata da quanto avviene. Il nipote vittima di angherie con una mente deviata dai soprusi chiede aiuto a Babbo Natale e, come nelle migliori storie di Natale, Babbo Natale arriva … munito di anfibi, piercing e mitra.
Una serata in cui sembra crollarti il mondo addosso, durante la quale la mente e l’anima pulsano per portare il corpo all’estremo, tentare di trovare un valvola di sfogo da girare per allentare la tensione. Salire su un’auto dopo una notte come questa può sembrare l’unico viatico per depressurizzarsi, l’unico modo di reagire.