STORM – Davide Marini
Adam Kowalski è interrogato per ricostruire un evento preciso, la cui importanza ha un peso fondamentale che grava sulla vita di diverse persone.
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Adam Kowalski è interrogato per ricostruire un evento preciso, la cui importanza ha un peso fondamentale che grava sulla vita di diverse persone.
Una giovane donna è costretta a prostituirsi. Tra i suoi clienti un ragazzo, giovane e carino, pieno di tormenti, che cerca condivisione di dolori e relativa pace nel tempo passato con la ragazza. Una dolcissima parentesi, che porta i due a cambiare le proprie vite con un gesto disperato … che profuma di libertà.
Una ragazza riceve un’inquietante bambola proveniente dal fidanzato morto. Un feticcio che, con il suo sguardo immobile e con il suo orrendo sorriso, traumatizza la donna fino a portarla ad uccidere il fidanzato manesco e la sua migliore amica. Ma stanno davvero così le cose? Forse no.
Un incidente costringe Massimo in ospedale e, durante la degenza, la moglie scrittrice gli legge il suo ultimo romanzo: Gli Scacchi della Vita. Massimo, trasportato dalla voce della moglie, intraprende un viaggio surreale, in un mondo parallelo nel quale è costretto a giocare una partita a scacchi con uno strano personaggio. Ogni volta che Massimo fa una mossa perdente è costretto a sopportare un flashback che rivela una serie di dettagli della sua vita passata.
Un fan-movie quello di Pietro Cinieri, omaggio principalmente rivolto alla graphic novel The Crow, ma anche al film diretto da Alex Proyas con il relativo mito creatosi intorno. Il protagonista, infatti, non ha subito nessuna trasformazione sovrannaturale, piuttosto è la convivenza continua con la sofferenza a cambiarlo, a farlo in un certo senso svegliare dal torpore per cercare vendetta … fino alla fine.
Un bancomat poggiato su un tavolo per aver accesso ad una stanza, un lungo corridoio illuminato dalle vetrate con una splendida donna che apre la porta. Un uomo si sdraia, è pronto, lei si siede sul bordo del letto, vestita, e il gioco può iniziare.
Seconda guerra mondiale. Un cecchino stanzia in un edificio cadente, eroso dai terribili eventi in corso, aspettando un nemico da avvistare, puntare e abbattere sfiorando delicatamente il grilletto. L’attesa sembra lunga, infinita, fin quando qualcuno si staglia all’orizzonte e il momento di sparare arriva.
La storia raccontata è ormai nota e non solo agli appassionati. Una storia portata avanti con tradizione orale, diventata creepypasta (attualmente tanto in voga), che ci narra di “Slender Man”, protagonista di film, storie, gioco virtuale e anche di diversi corti i cui titoli si assomigliano tutti. Inside the woods: a slender man movie è, infatti, l’ennesimo adattamento di questa storia e, nella fattispecie, ne incarna la versione costruita per il gioco virtuale.
Tre amici si frequentano con regolarità, quando uno di loro, Alessandro, rompe la consuetudine piantando in asso gli amici di sempre al consueto appuntamento delle 18, senza una giustificazione sensata. Riccardo e Francesco decidono di andare a fondo, scoprendo il segreto dell’amico.
Due persone si scrivono in chat, vivendo tutte quelle sensazioni, tensioni, emozioni tipiche della scoperta, della curiosità, che generano l’attrazione verso la persona al di là del “filo” virtuale. Questo succede a Sara e Fabio, due persone separate nello spazio ma connesse dalla rete. I due si sentono attratti l’uno dall’altra, ma entrambi nascondono un segreto che non hanno il coraggio di dirsi.