Through the Black Hole » MONSIEUR LAZHAR – Philippe Falardeau

MONSIEUR LAZHAR – Philippe Falardeau

Written by Alessandro Formica
RANK: 8/10

Bashir Lazhar è un insegnante molto particolare. Arrivato a Toronto, si presenta nell’ufficio della preside di una scuola elementare appena colpita da una grave tragedia: infatti l’ex collega che Lazhar dovrà sostituire, Martine, è morta suicida nell’aula scolastica, con una corda al collo, rinvenuta da uno degli alunni.

Una psicologa incontra la classe periodicamente per aiutare i piccoli ad elaborare il lutto. Certo è difficile capire la logica di un simile gesto ad un’età così tenera. Lazhar, algerino, non è un maestro moderno, non segue ortodossamente le regole dei recenti manuali di pedagodia. Il proprio nome, scritto di suo pugno su una lavagna nera, ha una calligrafia che insinua il dubbio di una mano non avvezza ai movimenti della scrittura. A dir la verità non sembra nemmeno un vero maestro, gli mancano (apparentemente) empatia e calore umano, con quel modo di comunicare un po’ aggressivo, e gli ‘scappellotti’ che ogni tanto volano in classe.

In definitiva, è decisamente diverso dagli insegnanti che lo circondano, a loro volta ingrigliati dai nuovi precetti educativi. Genitori e colleghi lo seguono a fatica. La sola persona che sembra confortarlo è l’insegnante di educazione fisica, al quale è impedito perfino di aiutare i ragazzi nel salto della cavallina, dal momento che le nuove norme impediscono qualunque contatto fisico. I bambini dunque sono una merce sacra. Non vanno toccati, né fisicamente né spiritualmente. Certo è difficile proteggerli dal dramma che è loro precipitato addosso senza nemmeno sfiorarli. Il suicidio è l’annichilimento della ragione, va contro la natura delle cose. Tutti gli adulti intorno agli alunni cercano di ignorarne la violenza, cancellarne il ricordo. Il preside fa ridipingere l’aula di azzurro, i genitori protestano quando Lazhar prova ad affrontare il discorso in classe. Eppure, scopriremo che solo attraverso la parola non decantata ma come mezzo di scontro, i bambini potranno superare il trauma. E soltanto attraverso il trauma si può crescere e diventare adulti.

Il sistema, nel tentativo di proteggere i suoi cuccioli, evita loro il contatto con la vita, come se volesse conservarli in un inviolabile stato di innocenza. Ma anche i bambini feriscono, violentano gli adulti. Come Simon, dal carattere problematico, divorato dal senso di colpa del dubbio di aver causato, con la calunnia, la morte della propria insegnante. E aleggia l’incertezza che possa davvero essere stata la miccia che ha poi provocato il crollo psicologico della maestra. Siamo tutti carnefici, bambini inclusi.

Si scoprirà qualcosa in più di Monsieur Lazhar, emigrato dall’Algeria, sposato con un insegnante elementare che non vedremo mai, perché morta in patria in un incendio, insieme ai suoi figli. Capiremo il perché di quell’atteggiamento così distante dal resto dei colleghi, eppure l’unico capace di risolvere il conflitto di Simon e scardinare il lutto nei cuori dei pargoli. Senza drammi eccessivi, senza compiacere il dolore, semplicemente facendo capire ai ragazzi che bisogna comprendere e accettare la vita. Scontri, graffi, dolori inflitti, tutti volenti e non, causiamo dolore. La vita, è questa. Stupenda la figura di Lazhar che, nonostante abbia perduto tutto, la famiglia e la patria, si aggrappa con fiducia al mondo per vedere un’altra vita, sognare un nuovo futuro.

RANK: 8/10
Regista/Director: Philippe Falardeau
Cast: Fellag, Sophie Nélisse, Émilien Néron, Brigitte Poupart
Canada 2011

Posted in drammatico by Alessandro Formica on febbraio 6th, 2013 at %H:%M.

Add a comment

No Replies

Feel free to leave a reply using the form below!


Leave a Reply


Featuring Recent Posts WordPress Widget development by YD

By continuing to use the site or clicking "OK" you agree to the use of cookies. Click on "Info" for more information. Proseguendo la navigazione sul sito o cliccando su "OK", autorizzi l'uso dei cookie. Premi su "info" per ulteriori informazioni. Info

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "OK" below then you are consenting to this. Un cookie è un breve testo inviato al browser di chi sta navigando da un sito web visitato, e serve a conservare informazioni utili a migliorare l'esperienza utente di navigazione (preferenze geografiche, autenticazioni al sito visitato, stato della sessione, ... ). Ogni cookie è unico per il browser di chi sta navigando. Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione mentre, in caso di utilizzo di elementi grafici che permettono condivisione dei contenuti sui social network/servizi da terze parti (esempio: mappe), questi sono impostati dai webmaster di tali siti per cui afferiscono a loro diretta ed esclusiva responsabilità della stessa terza parte. Chi sta navigando, quindi, può consultare eventuali informazioni sui rispettivi siti internet. Per negare l'utilizzo dei cookie occorre vedere quale browser si sta utilizzando e cercare nella sezione "Aiuto / Help" del browser come disabilitarli. Di seguito un link esemplificativo per disabilitarli su Google Chrome (https://support.google.com/chrome/answer/95647?hl=it)

X

© THROUGH THE BLACK HOLE 2012