MANTIDE – Sara D’auria
“Il passeggio oscuro di una ragazza alle prese con l’adolescenza e una madre poco affidabile che scopre la sua vera macabra natura …”
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“Il passeggio oscuro di una ragazza alle prese con l’adolescenza e una madre poco affidabile che scopre la sua vera macabra natura …”
Un gruppo emergente di rockers sta viaggiando, assieme al manager, verso la prossima tappa del tour. Sulla strada incontrano una giovane autostoppista senza meta e decidono di caricarla. Il viaggio non sarà dei più facili, soprattutto perché il destino inizierà a ricamare sulle vite dei giovani protagonisti, costringendoli ad una lunga sosta in collina.
A dir poco disturbante questo MATRIMONIO IN COLLINA, condito da riprese perfette e musica ben arrangiata. Il vero punto forte dell’opera tuttavia risulta la voce narrante molto professionale e a suo modo agghiacciante. La trama può essere interpretata in vario modo; come suggerisce il titolo tutto inizia con un matrimonio e ciò che gli ruota intorno (gli invitati, il prete, le fedi e i due sposi), ma presto ci si accorge che nella sposa c’è qualcosa di strano …
“Può una banale storia di vendetta trasformarsi in una crociata, con tanto di vinti e vincitori? So solo che stasera devo scendere all’Inferno un altra volta.” Il poliziotto Max Payne rientra in casa e trova la moglie distesa sul letto, zuppa di sangue. La famosa droga che circola in città e che fa schiave le persone, la Valkirya, è prodotta da un enorme multinazionale che a tutti i costi difenderà questo segreto.
Una ragazza triste decide di farla finita. Distesa nella vasca da bagno, con una lametta fra le dita, cerca il coraggio per recidere le vene del polso. Indugia, guarda il riflesso della luce nella lama e, proprio quando sta per tagliare, qualcuno bussa alla porta. Cosa succede quando scendi a patti con la morte ?
MOSCHE IN AMBRA, un corto marcato fuck forest film, che si presenta nei suoi 20 minuti come un’onesta produzione splatter indipendente, girata con pochi mezzi ma tanta passione.
Una donna è sola, persa nei suoi tormenti … gioca con delle bambole, le brucia e vaga in un luogo isolato. Mentre i suoi pensieri vagano, la cortina dell’etere è infranta dalle note cesellate dai Nameless Crime, arpeggi di pianoforte che si mescolano ad accordi elettrici … mentre una strana figura si solleva da terra in un manto nero.
La neve scende sulle strade da ormai 90 giorni, la popolazione è bloccata dentro casa e il disagio cresce. Una sorta di frenesia porta alcune persone a commettere atti violenti e senza alcun senso, mentre fuori fiocchi bianchi continuano a ondeggiare sotto la luce fredda dei lampioni.
Joseph è un bambino africano appena arrivato nella sua nuova classe in Irlanda. E’ silenzioso e diffidente, così viene subito preso di mira da alcuni suoi compagni: ma lui sa come difendersi, perché, nel suo paese, è dovuto crescere in fretta.
Un uomo viene tormentato da un sogno inquietante: un verme brulica nel suo cervello. Si sveglia durante la notte e, affamato, si dirige in cucina dove scoprirà ben presto che il suo incubo lo perseguita anche nella realtà. Un incubo che dalla nostra immaginazione si catapulta nella realtà è un soggetto che può davvero fare paura … se raccontato bene.