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DONNIE DARKO – Richard Kelly

Written by Iolanda Tanzi
RANK: 8.5/10

E’ la notte del 2 ottobre 1988, l’adolescente Donald Darko, schizofrenico paranoide, viene improvvisamente svegliato da un coniglio gigante di nome Frank, che lo trascina fuori di casa proprio pochi istanti prima che la camera del ragazzo venga distrutta da un motore aereo.

Svegliatosi la mattina seguente in un campo da golf, Donnie si rende conto che Frank gli ha salvato la vita e decide quindi di eseguire per lui una serie di cattive azioni, che gli permetteranno però di capire il significato di un “disegno” più grande.

Realizzato nel 2001, dal giovanissimo ed esordiente Richard Kelly, il film non ebbe riscontri entusiastici anche a causa degli allora recenti attacchi terroristici nella città di New York. La pellicola fu quindi nuovamente proposta nelle sale l’anno seguente e divenne un vero e proprio fenomeno. Anche se con ben tre anni di ritardo, Donnie Darko approdò in Italia alla 61a mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia diventando un film di culto, con siti specializzati, forum, gruppi dedicati a Frank, guide all’interpretazione che tutt’ora fanno discutere gli appassionati.

Il protagonista è un diciassettenne con problemi psichici troppo maturo e colto per la sua età, arrabbiato verso chi troppo semplicisticamente cerca di dare un senso alla vita e, disperatamente, cerca di guarire dalle sue turbe mentali aiutato dalla psicanalista (la dott.ssa Thurman) e da Gretchen, arrivata di recente a Middlesex per sfuggire al patrigno.

I temi trattati nel film sono numerosi, si parla di Dio, del destino, della morte, della solitudine, delle malattie mentali e della distruzione come processo necessario al cambiamento. In background ci sono i viaggi nel tempo, la fine del mondo e un’atmosfera cupa e angosciante che pervade la storia sin dall’inizio. Richard Kelly fa in modo che ogni cosa venga lasciata alla libera interpretazione dello spettatore, nulla di quanto accade viene chiarito fino in fondo e, chissà per quale ragione, nel 2004 è stata realizzata la director’s cut del film, più lunga di 20 minuti con una poco romantica spiegazione delle vicende attraverso una lettura più approfondita della Filosofia dei viaggi del tempo di Roberta Sparrow (ispirato al libro Dal big bang ai buchi neri – breve storia del tempo di Stephen Hawking), una migliorata colonna sonora e qualche modifica nel montaggio e negli effetti speciali.

Vi garantisco però che la director’s cut risulta inutile, soprattutto se avete adorato questo film come l’ho adorato io. E’ vero che ad una prima visione può sembrare confuso e di difficile comprensione ma basterà una seconda visione per cogliere quelle sfumature, quei particolari che sono sfuggiti la prima volta.

Detto questo Donnie Darko è un buon film, con un bravo attore protagonista e una produttrice/attrice (Drew Barrymore) che ha saputo fiutare un buon affare. A tratti risulta lento e, a parte la poca linearità e chiarezza degli eventi, la trama è piuttosto semplice. Ma allora perchè tanto clamore? E’ stato il semplice passaparola via internet  a fare di questo film un cult, anche grazie ad alcuni dialoghi e tematiche intelligenti ed un protagonista, il cui nome sembra quello di un supereroe, problematico e tenebroso nel quale non è difficile immedesimarsi.

Forse un po’ esagerato considerarlo uno dei 100 migliori film della storia del cinema (lo dice una che lo ha amato), ma è comunque un film-fenomeno che va visto.

Quella che segue è una mia analisi della storia, se non avete ancora visto il film consiglio di terminare qui la vostra lettura, di andare a vedere Donnie Darko e quindi di tornare qui … buona visione!

La notte del 2 ottobre, Donnie avverte una voce che gli comanda di svegliarsi ed afferma di averlo osservato a lungo. Non si sa di preciso perché proprio a Donnie spetta il compito di salvare il mondo dalla sua fine, all’interno del film viene sottilmente suggerito che c’è Dio dietro tale scelta e che il ragazzo è una sorta di predestinato.

Dopo l’incidente Donnie riceve nuovamente una visita da parte di Frank che gli chiede di distruggere le tubature della scuola: come il ragazzo stesso afferma dopo essere stato interrogato sul romanzo di Graham Greene The destructors:  “distruggere fa parte del processo creativo […] vogliono vedere che succede a sfasciare il mondo, vogliono cambiare le cose”; allagando la scuola (cosa simile avviene anche nel romanzo citato) Donnie riesce infatti a parlare per la prima volta con Gretchen, che diventa la sua ragazza, questo è solo l’inizio di una serie di cambiamenti nella vita del ragazzo e delle persone che gli sono vicine.

In seguito ad una conversazione con il professor Monnitoff, questi gli presta il libro La filosofia dei viaggi nel tempo della Sparrow, alias “Nonna Morte”. Donnie vede per la prima volta un wormhole, un corpo trasparente che fuoriesce dal plesso solare delle persone e rappresenterebbe il “sentiero di Dio”, cioè il percorso già tracciato che ogni essere umano percorre nella propria esistenza, sino alla morte. Il ragazzo si accorge che è lo stesso corpo descritto nel libro della Sparrow ed è dunque capace di vedere il proprio futuro, decide quindi di seguirlo per capire a cosa lo porterà; il wormhole lo conduce così nell’armadio dei propri genitori dove trova una pistola. Quelle che inizialmente erano azioni compiute per gratitudine verso Frank, adesso si trasformano anche nella volontà di comprendere il significato delle sue visioni.

Durante l’appuntamento con Gretchen al cinema, Frank compare nuovamente a Donnie e, dopo un breve scambio di battute, gli ordina di bruciare la casa di Jim Cunningham. Con questo nuovo compito si viene a conoscenza della porno-prigione per bambini nascosta all’interno dell’abitazione dell’uomo, inoltre la professoressa Pomeroy viene licenziata perché l’incendio si crede dovuto ai suoi insegnamenti e alla lettura del libro The destructors. Con l’arresto di Cunningham, la Farmer decide di non accompagnare le Sparkle Motion a Los Angeles e restare a Middlesex per appoggiare e difendere il suo “guru”, quindi si fa sostituire da Rose Darko che salirà così sull’aereo il cui motore attraverserà il wormhole. Durante la festa a casa Darko, Donnie legge un messaggio lasciato da Frank sulla lavagna del frigo e, in un momento di confusione (tra wormhole di ragazzi che spuntano da ogni dove), il ragazzo si sofferma su quello di Gretchen, dunque si inginocchia in modo da passarci attraverso avvertendo le parole della sua insegnante “cellar door” (la porta della cantina): intuisce così che deve raggiungere la cantina di “Nonna Morte” di cui il padre gli ha precedentemente parlato.

Giunti a destinazione i ragazzi vengono aggrediti da due ladri (loro compagni di scuola) eDonnie sembra spacciato, quando in lontananza si intravede una macchina. “Deus ex machina” pronuncia il ragazzo con un coltello alla gola, ma solo in parte dato che a salvarsi è solo lui, infatti la macchina nel tentativo di evitare la Sparrow (intenta a leggere la lettera di Donnie in mezzo alla strada) sbanda e finisce con l’investire Gretchen. Il protagonista, furioso, estrae la pistola e spara a Frank.

Il mattino seguente, dopo aver salutato la sorella, Donnie individua un wormhole gigante nel cielo e corre con il cadavere dell’amata sul punto più alto della città, dove lo abbiamo visto per la prima volta all’inizio del film; qui Donnie spinge telepaticamente il motore aereo nel wormhole così che questo viaggi indietro nel tempo di 28 giorni trascinando con sé il ragazzo.

Ritornato al 2 di Ottobre, Donnie ride nel proprio letto felice perché è riuscito nell’impresa, fa un respiro profondo e si stende sotto le coperte facendosi schiacciare dal motore. Donnie lascia, però, un segno in tutte le persone che ha toccato con le sue azioni e le sue parole, in particolare Cherita (emblema della purezza ed ignorata da tutti, a cui il ragazzo ha trasmesso fiducia promettendole che le cose per lei un giorno sarebbero andate meglio) e a Jim Cunningham (che piange pentito nella scena finale, dato che una parte di lui ricorda cosa gli è successo nell’universo tangente).

Donnie muore da eroe, solo, senza che nessuno possa saper nulla del suo grande gesto che ha permesso di salvare non solo  Gretchen ma anche Frank ed il resto del mondo altrimenti a rischio collasso.

RANK: 8.5/10
Regista/Director: Richard Kelly
Cast: Jake Gyllenhaal, Holmes Osborne, Mary McDonnell, Maggie Gyllenhaal, Daveigh Chase, Jena Malone, James Duval, Katharine Ross, Drew Barrymore, Noah Wyle, Patrick Swayze, Beth Grant
Usa 2001

Posted in Cinema and Fantascienza and Film and Indie and Medio/Lungometraggio and Top movie by Iolanda Tanzi on novembre 1st, 2011 at %H:%M.

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